GP ad anni alterni: Paul Ricard in stand-by per la staffetta col Belgio
venerdì 4 novembre 2011 · Politica
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Nel 2003 la Concordia fissava a 17 il tetto massimo di Gran Premi nell’arco del campionato del mondo. Poi i team per interessi commerciali hanno permesso che Ecclestone un po’ alla volta ritoccasse il numero delle tappe: 18 nel 2004, 19 nel 2005, 20 nel 2011 anche se poi alla fine il Bahrain s’è perso per strada dopo le rivolte civili.
Il calendario per il 2012 conta un’altra volta 20 appuntamenti. E per come è concepito è durissimo. Nota Whitmarsh: “Le gare sono parecchie, alcune sono lontane, quindi mettono le squadre sotto pressione. Non si può andare oltre, altrimenti bisognerà creare due team e far ruotare il personale come nella Nascar”.
In tempi di risorse controllate non è fattibile. Però il circo dei motori ha pure l’esigenza di colonizzare i nuovi mercati. Per esempio la Russia. E poi: “Ci sono alcune sedi europee – spiega Eric Boullier della Renault – che si possono permettere una gara ogni due anni anziché una all’anno”.
Tutti gli indizi portano verso l’alternanza: “Può essere una valida possibilità per mantenere le gare in Europa”. Già lo fanno Hockenheim e il ‘Ring in Germania. Per la Spagna ci stanno pensando Barcellona e Valencia perché coi motori la città della paella ci sta rimettendo troppo e ha già provato a scindere il contratto. Una staffetta fondata su una cooperazione internazionale può legare anche Francia e Belgio ad anni alterni: così respirano le casse di Spa e nel contempo si riporta la Formula 1 nella terra dei Galli.
Che però ha bisogno di eleggere una pista. Ecclestone ha tagliato Magny-Cours alla fine del 2008. Todt l’anno dopo è salito alla presidenza della FIA e ha garantito il suo impegno sul tema. Un parco doveva sorgere a Flins-Les Mureaux, poi la zona è stata destinata alle colture biologiche. Oggi il circuito più quotato resta il Paul Ricard, ristrutturato, omologato, perennemente in stand-by in attesa delle intenzioni di Ecclestone e del governo.
Lo conferma a F1WEB un portavoce dell’autodromo: “La Francia in questo momento ancora non ha deciso se tenere un Gran Premio e non sono i circuiti a stabilirlo. Ma se ci dovesse essere una corsa, di certo il Paul Ricard sarebbe felice di darle il benvenuto”.