Fantasmi, preti e cani: gli intrusi che hanno agitato la Formula 1
mercoledì 2 novembre 2011 · Amarcord
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Un cane che entra in autodromo, scavalca i guard-rail e raggiunge la pista. È capitato in India nelle prove libere: “Un fatto gravissimo”, dice Senna. Lui per esperienza sa che vuol dire trovarsi un animale in traiettoria. Infatti non è la prima volta che succede. E i commissari si sono fatti sfuggire intrusi anche più grossi.
Gran Premio d’Austria 1987. Nelle prove di venerdì, Johansson fa carne da macello di un cerbiatto che attraversa la pista, la McLaren non ha più controllo e sospensioni, sbatte sul guardrail, è un rottame da demolizione. Il team nella notte deve far recapitare un nuovo telaio.
Gran Premio di Germania 2000. Getta un paio di volantini, poi attraversa la pista mentre le macchine sfrecciano a 350 all’ora. Già a Magny-Cours si era intrufolato in corsia box per protestare. È un disoccupato di 47 anni, ex dipendente della Mercedes. Sembra un fantasmino, ha un lenzuolo addosso dove c’è scritto: “La Mercedes conosceva i miei problemi di salute, mi ha proposto un posto che non potevo tenere e mi ha licenziato per inattitudine fisica, dopo 20 anni di anzianità”. I commissari mandano in pista la safety car. Se ne avvantaggia Barrichello che batte le McLaren. Motorizzate Mercedes.
Gran Premio di Gran Bretagna 2003. Sul rettilineo degli hangar, un matto in completino scozzese agita un cartello in direzione delle macchine: “Leggete la Bibbia. Ha sempre ragione”. Alle forze dell’ordine è già noto: si chiama Cornelius Horan, detto Neil, è un sacerdote cattolico di 56 anni con qualche rotella fuori posto. Viene placcato da un addetto alla pista e trascinato di peso oltre le reti. L’anno successivo si fa rivedere alla Maratona olimpica di Atene, quando tenta l’aggressione a Vanderlei Lima.
Gran Premio di Spagna 2004. Jimmy Jump detto “El Saltador”, sbuca con uno striscione sul rettilineo di Barcellona mentre le macchine sono nel giro di ricognizione. È specializzato nelle incursioni a sorpresa nei grandi eventi sportivi. Ha pure un sito internet che raccoglie tutte le imprese.
Gran Premio del Brasile 2004. Nella terza sessione di prove libere, due cani randagi si rincorrono su è giù per la pista alla curva Junçao. A Istanbul nel 2008 Bruno Senna nella gara di GP2 travolge un cagnolino sfuggito al controllo dei commissari. Due randagi compaiono anche in Bahrain nel corso dei test invernali del 2009.
B. Senna, Barcellona, Hockenheim, Interlagos, Nuova Delhi, Silverstone,