PHOTO CREDIT · Red Bull Racing
Gran Premio di Corea 2011, gara
domenica 16 ottobre 2011 · Roundup
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L’azione è concentrata negli ultimi chilometri, quando Hamilton si fa riprendere da Webber, a sua volta pedinato da Button, a sua volta pedinato da Alonso. Ma non cambia niente fino al traguardo. Vettel corre un’altra gara. E la domina, sulla penultima pista che alla Red Bull ancora mancava. Resta solo Montréal.
Red Bull. La corsa al Titolo Costruttori matematicamente era aperta. Tecnicamente era già chiusa. Il team di Mateschitz in Corea suggella l’iride di Vettel e chiude i conti anche per la classifica a squadre. “La filosofia vincente – spiega Newey – resta sempre la stessa. Sviluppo continuo da un anno all’altro, senza guardare a quello che fa la concorrenza”. Sono gli altri che devono copiare.
Hamilton. Tiene la prima posizione al via, poi Vettel lo passa di prepotenza. Non andava a podio dalla Germania: “Non ho mai perso fiducia nella squadra. Dovevo solo stare lontano dai guai”. E c’è riuscito.
Webber. Fa show con Hamilton nel tratto guidato più veloce. La squadra lo chiama ai box nello stesso giro di Lewis e cerca il sorpasso ai box. Lui sostiene che la chiamata anticipata gli è costata il secondo posto: “La mia prima reazione è di delusione. Mi passerà domani mattina, quando inizierò a pensare alla prossima gara”.
Ferrari. A posizioni invertite rispetto alla partenza, ma comunque alle spalle di Red Bull e McLaren. “È stata una corsa a due volti. Nella prima parte – annota Domenicali – abbiamo faticato. Nella seconda ci siamo riavvicinati ai big”. Non è bastato il musetto nuovo.
Gomme. Pirelli alla vigilia ha rivisto la selezione delle mescole, ha lasciato a casa le medie e si è spostata sulle super morbide in abbinamento alle morbide. Venerdì nel paddock c’era il panico: Button diceva che si prospettava una corsa a 6 stint con 5 pit-stop. Invece solo Kobayashi, Perez e Liuzzi ne hanno fatti 3; tutti gli altri 2 appena!
Nelle retrovie. Sono Toro Rosso e Lotus le squadre che registrano i progressi più marcati nella trasferta in Oriente: Alguersuari settimo e Buemi nono dopo che il team ha rivisto gli aggiornamenti che non avevano funzionato a Suzuka; Kovalainen un’altra volta a pieni giri, quattordicesimo, davanti alle due Sauber.
Sanzioni. Petrov perderà 5 posti in griglia in India per aver buttato fuori gara Schumacher quando ha nettamente e clamorosamente mancato il punto di frenata alla curva 3. Un episodio in cui ha rischiato di rimanere coinvolto anche Alonso.