PHOTO CREDIT · Scuderia Ferrari
Ferrari, la modifica che non si vede: a Suzuka è iniziato il 2012
martedì 11 ottobre 2011 · Tecnica
tempo di lettura: 2 minuti
Alonso alla vigilia non giurava su niente. Invece in Giappone s’è trovato fra le mani una Ferrari che – solo con lui – faceva i tempi di Red Bull e McLaren: “È positivo che la squadra sia tornata su questi livelli, avevamo il passo per lottare per vincere. Significa tanto anche per l’anno prossimo”.
Infatti. Perché a tonificare la rossa a Suzuka è una delle soluzioni pensate in funzione della macchina del 2012 e anticipate sulla F150° Italia per guadagnare sui ritmi di sviluppo. “Un lavoro importante – diceva Pat Fry nelle prove libere – che ci permette di approfondire il tema della correlazione tra la galleria del vento e la pista”.
È una modifica che non salta all’occhio. Andrea Stella, l’ingegnere di Alonso, a Raisport ammette: “Io che so qual è, faccio fatica a vederla”. Si tratta di uno sviluppo dell’alettone anteriore, non tanto nella geometria, piuttosto “nell’approccio diverso – aveva anticipato Nicholas Tombazis – in termini di funzionamento”.
Il senso va letto tra le righe: la Ferrari ha preso la mano con il principio della flessibilità controllata che imita la Red Bull. Così nelle curve da alto carico l’alettone viaggia rasoterra, aumenta la deportanza e preserva comunque la tavola sotto la scocca che serve da riferimento per i controlli e che in caso di usura eccessiva comporta la squalifica.
Aldo Costa aveva iniziato la sperimentazione in galleria del vento prima dell’espulsione. Poi il concetto l’ha messo a punto qualcun altro. E gli indizi portano tutti verso Rory Byrne, che il Cavallino sta cominciando un’altra volta a spremere e che nel 2012 è chiamato a rispondere alle intuizioni di Adrian Newey.