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Gran Premio del Giappone 2011, qualifiche
sabato 8 ottobre 2011 · Roundup
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Nove millesimi di differenza a vantaggio di Sebastian Vettel: la Red Bull segna la pole position anche a Suzuka e la soffia alla McLaren di Jenson Button che era andato sempre in testa in tutte le sessioni di prove che non contavano. Hamilton terzo e furioso, Massa quarto davanti ad Alonso.
La rabbia e l’orgoglio. Ricorda in tutto e per tutto la sfuriata di Schumacher contro Alonso dopo le qualifiche a Melbourne nel 2010. Ma stavolta è Michael a subire e Hamilton ad accusare. Superato da Webber e Schumi mentre si lancia nel giro per l’attacco alla pole, Lewis prende la bandiera a scacchi, arriva in parco chiuso, va da Michael e l’attacca verbalmente. Non c’è più rispetto per gli anziani…
Ferrari. “Non sono sorpreso del risultato, perché – dichiara Alonso – si era capito che a Suzuka la lotta era tra McLaren e Red Bull. Però almeno siamo davanti a Webber”.
Mercedes. Per colpa di un problema di natura idraulica riscontrato nel cambio, Rosberg chiude la qualifica senza tempo. Parte penultimo.
Toro Rosso. Sorprende nelle libere del venerdì, poi sabato torna nei ranghi. Giorgio Ascanelli ha spiegato che “la squadra ha dovuto fare un passo indietro sulle performance per questioni di affidabilità dei nuovi elementi che erano stati montati nelle prove”.
107%. Liuzzi non ha percorso nemmeno un giro di qualifica e siccome i tempi registrati nel week-end comunque non gli avrebbero permesso di rientrare nel 107% della pole, era destinato a scordarsi il Gran Premio. Invece la FIA gli ha concesso ugualmente la deroga. E non s’è capito perché.
Ecclestone. Ha comprato 3000 biglietti comprensivi di pass per l’accesso al paddock e li ha regalati ai parenti delle vittime dello tsunami, spendendo quasi un milione di sterline. Poi ha messo in vendita un pupazzo a sua immagine e somiglianza: costa 29 sterline, il ricavato va a favore delle popolazioni dell’area di Fukushima.