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Singapore, il caso della foratura di Hamilton: ecco perché Pirelli non ha concesso il cambio gratis

venerdì 30 settembre 2011 · Regolamenti
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Un piccolo caso è esploso a Singapore sabato sera, quando la McLaren ha chiesto a Pirelli una gomma nuova di mescola super soft per rimpiazzare la posteriore destra che Hamilton aveva bucato nel secondo round di qualifica per via di un pezzo di carbonio dopo l’incidente di Kobayashi.

La Federazione ha rigettato la richiesta, poi Paul Hembery ha spiegato che le coperture “vengono sostituite solamente se il danno è imputabile al fornitore. Altrimenti potrebbe verificarsi una situazione in cui le squadre cercano di procurarsi deliberatamente delle forature”, per chiedere gomme fresche in vista della gara.

Ross Brawn su Autosport sosteneva che la decisione fosse “a completa discrezione della FIA”. F1WEB allora ha chiesto i dettagli direttamente a Pirelli che precisa: “Una gomma usata viene sostituita con una nuova solo se il produttore certifica che fosse affetta da un difetto di fabbricazione non individuato ai controlli di qualità ed evidenziatosi in gara o in prova”.

Non è il caso di Hamilton a Singapore perché il problema là era riconducibile a un agente esterno: quasi certamente un detrito, ma probabilmente anche un cordolo. Perciò la FIA ha rifiutato la pretesa di un pneumatico nuovo e ne ha permesso la sostituzione con uno di quelli già assegnati a Hamilton per la gara.

Pirelli già a Spa prima del via aveva convinto la FIA a negare la sostituzione delle gomme sulle Red Bull che per non aver rispettato i dettami sul camber si trovavano col battistrada tormentato dal blistering.

“Ad oggi – fa sapere Pirelli a F1WEB – si è verificato un solo caso di copertura usata sostituita”. È successo con Massa in Malesia perché la natura del danno era sconosciuta. “Poi l’esame al microscopio ha chiarito che fosse un detrito. Però sul momento, e per questioni di sicurezza, la FIA ha autorizzato il cambio”.

Dal Gran Premio di Spagna invece Pirelli arriva in autodromo con un laboratorio mobile “per assicurare un esame tempestivo di ogni copertura in caso di necessità immediata”. Il controllo al microscopio non dura più di un paio d’ore: “Consente di analizzare approfonditamente ogni pneumatico nel 90 percento dei casi. Così la FIA e le squadre ricevono un feedback obiettivo praticamente in tempo reale”. E Pirelli non rischia di fare favoritismi o dare gomme gratis.

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