PHOTO CREDIT · Singapore GP Pte. Ltd.

Gran Premio di Singapore 2011, gara

domenica 25 settembre 2011 · Roundup
tempo di lettura: 2 minuti

Ne mette a segno un’altra delle sue, resta al comando dal primo all’ultimo giro. Vettel a Singapore va come la luce, anzi come un neutrino. Matematicamente il Mondiale resta aperto, ma in corsa per l’iride adesso c’è solamente Button che ha 124 punti di ritardo a 5 gare dalla fine. Perciò a Vettel basta un punto solo.

Button. A Montréal aveva spremuto Vettel fino a portarlo all’errore. Stavolta manca il colpaccio perché Seb mantiene freddezza e lucidità. Jenson se la prende – a ragione – col traffico: “I doppiati devono rispettare gli altri. Sono rimasto bloccato dietro a Kobayashi e ho perso un giro d’attacco, poi ho trovato le Williams che erano in lotta tra loro”.

Ferrari. Alonso arriva quarto a 55 secondi dalla vetta. Ne aveva altri 60 prima della neutralizzazione della safety car: insomma ha rischiato di farsi doppiare. Secondo Domenicali la rossa ha surriscaldato i freni. Ma nel sorpasso di Webber a danno di Fernando c’è lo zampino di Alguersuari che non agevola il doppiaggio.

Hamilton vs Massa. Nelle qualifiche l’antipasto, in gara il resto del piatto: Lewis tampona Felipe e gli buca la posteriore destra, rovina l’ala anteriore, si prende il drive-through e poi arriva quinto. In parco chiuso nasce un diverbio sotto gli occhi dei giornalisti. Massa attacca: “La mia opinione su Hamilton ve l’ho data già ieri. Lewis non pensa”.

Schumacher. Per andare sul sicuro, a Singapore i soldi bisognava puntarli sulla safety car. La chiama in pista Schumi quando tampona di prepotenza la Sauber di Perez e decolla con l’anteriore. I commissari l’ammoniscono, lui dice che Sergio ha frenato in anticipo. L’altro ribatte: “Secondo me è stato troppo ottimista a cercare quella manovra”.

No title, no party. Per tutto il week-end la Red Bull ha predicato scaramanzia sulle chance di chiudere il Mondiale a Marina Bay. La stampa tedesca invece ha scoperto che nel paddock c’erano 80 cappellini celebrativi e che il team aveva prenotato pure l’hotel per festeggiare. Tutto rinviato.

2012. Le squadre stanno contestando alla FIA il calendario dell’anno prossimo, che conta 20 appuntamenti. Todt ricorda che sull’organizzazione del campionato la Federazione ratifica soltanto: è con Ecclestone che bisogna reclamare.

Button, Ferrari, Fia, Hamilton, Massa, Red Bull, Schumacher, Singapore, Vettel,