Monza, Schumi contro Hamilton: la FIA sta a guardare. E nasce un caso
mercoledì 14 settembre 2011 · Gran Premi
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La vecchia guardia contro il nuovo che avanza, Schumacher contro Hamilton a infiammare Monza. Lewis si limita a dire che con Michael è stata “battaglia dura”. Invece Button che si è guardato tutta la sfida mentre li inseguiva nota che Schumi nelle mosse “non è stato brillante”.
I commissari giudicano caso per caso: Hamilton a Kuala Lumpur per doppio cambio di direzione nella difesa della posizione si è beccato venti secondi di penalità quest’anno e un’ammonizione l’anno scorso.
Schumi a Monza si sposta due volte tra la variante della Roggia e la prima curva di Lesmo. La vede così: “Con Lewis c’è stato un duello corretto in cui entrambi siamo stati nei limiti”. Può darsi. Difatti non c’è sanzione. Ma la questione è che sull’episodio i commissari non vengono nemmeno interpellati.
A Monza nel pool c’erano Derek Daly da ex pilota, Paul Gutjahr della federazione motoristica svizzera e Silvia Bellot scoperta nel programma della FIA per la formazione degli steward. Uno di loro “era veramente frustrato per non essere stato consultato durante la corsa” in merito all’atteggiamento di Schumi. Lo rivela Martin Brundle nella sua tradizionale colonna del lunedì sul sito della BBC.
Il resto su crash.net: è Daly che ha acceso la miccia. Spiega: “Schumacher si meritava un drive-through”. La precisazione di Ross Brawn: “La FIA ci ha tenuto d’occhio e ci ha chiesto di fare attenzione”. E cioè di invitare Michael a rispettare gli spazi. Tant’è che anche la regia passa il messaggio di Brawn che via radio dice a Schumi: “Sta’ attento a non chiuderlo troppo”.
Nel numero di agosto di InMotion, il magazine della FIA, c’era un’intervista a Gareth Griffith di Riedel Communications che per la Federazione ha sviluppato un complesso sistema di controllo basato su GPS e videocamere. E Griffith aveva rivelato che “è comunque Charlie Whiting (il direttore di corsa, ndr) che decide se riferire un episodio agli steward”.
Già: l’intervento di Brawn “conferma che Schumacher – va avanti Brundle – stava guidando in modo aggressivo e discutibile”. Whiting lo nota, chiama la squadra e non passa il mandato ai commissari. Brundle spiega che quando l’ha incontrato gli ha domandato espressamente se è previsto che il collegio giudicante si muova di iniziativa propria. E Whiting ha risposto di sì.
Daly ribatte che la direzione corsa “al giro 20 ci aveva chiesto di valutare un episodio tra Massa e Trulli alla seconda chicane. Mentre lo guardavamo alla moviola ci siamo persi Schumacher e Hamilton”. Insomma la FIA da Monza proprio pulita non esce.