Spa, 20 anni fa il debutto di Schumi
martedì 23 agosto 2011 · Amarcord
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Bertrand Gachot è venuto alle mani con un tassista di Londra ed è bloccato in manette: Eddie Jordan è disperatamente alla ricerca di un pilota per il Gran Premio del Belgio. Gli consigliano un tedesco che all’epoca è impegnato con la Mercedes nel Mondiale Sport.
Ha già vinto nelle categorie minori, si è piazzato quinto alla 24 Ore di Le Mans sulla C11 turbo con Wendlinger e Kreutzpointner. Si chiama Michael Schumacher, è una promessa. E porta anche dei soldi.
Comincia così, 20 anni fa, l’avventura di kaiser Schumi in Formula 1. È l’ultimo week-end di agosto del 1991, Michael mette insieme 150 mila sterline di sponsor, fa un test a Silverstone per provare la macchina, firma il contratto e vola in Belgio per l’undicesima prova della stagione.
Quella di Spa è la pista più selettiva del Mondiale, un campo di battaglia ignoto su cui non ha mai corso. Invece Michael assicura che il tracciato lo conosce benissimo.
Si qualifica settimo: per la Jordan è la miglior qualifica dell’anno. In gara ha giusto il tempo di bruciare la frizione alla partenza. Dirà Jordan: “Avrebbe vinto, perché De Cesaris partì molto più indietro e riuscì per un attimo a portarsi al secondo posto”.
Il resto è storia. Tre anni dopo, la Germania trova il suo primo campione del mondo. In 16 anni di carriera, Schumacher riscrive il libro dei record: 7 Titoli, 91 vittorie, 69 pole position, 76 giri veloci, 22 hat-trick, innalza gli standard di guida, va a vivere in simbiosi con la Ferrari, diventa il personaggio chiave della Formula 1 nell’epoca delle grandi rivoluzioni dei regolamenti sportivi. Poi si ferma nel 2006. Nel 2010 ci ripensa e accetta l’offerta della Mercedes. A luglio ha detto: “Mi fermo solo quando lo ritengo opportuno”.