PHOTO CREDIT · Scuderia Ferrari
Ferrari F10, i segreti: il motore inclinato il dado magico
lunedì 22 febbraio 2010 · Tecnica
tempo di lettura: 2 minuti
L’aveva detto Aldo Costa alla presentazione: “Le novità più importanti stanno sotto la carrozzeria”. Una l’ha scovata Autohebdo: il motore della Ferrari F10 non sta in posizione convenzionale, ma è inclinato di 3 gradi e mezzo verso l’alto. Sembra un dettaglio da niente, invece quei 3 gradi e mezzo vengono destinati al doppio diffusore, che riceve più aria e rende ancora meglio.
È un’idea che Dave Wass e Tony Southgate svilupparono 31 anni fa per la Arrows A2 in cui il motore – un otto cilindri Cosworth – era sollevato di 4 gradi rispetto al piano della macchina e lasciava più spazio alle correnti sotto il corpo vettura.
Normalmente una soluzione del genere alza il baricentro dell’auto e toglie stabilità al retrotreno. Fu il problema principale che quell’anno si ritrovò la Arrows.
La Ferrari invece pare non ne abbia risentito affatto. Anzi, secondo Jenson Button, la F10 in questo momento è “la macchina che ha la guidabilità migliore”.
Anche perché, col motore leggermente sollevato, gli scarichi sono in posizione più avanzata e preservano il flusso d’aria che viaggia verso l’alettone posteriore.
A Maranello però si gioca pure sui dettagli: a Jerez c’era quello che la stampa spagnola già chiama “il dado magico”, cioè il nuovo bullone di fissaggio delle ruote. Ogivale, dorato, si adatta meglio alla bocca delle pistole e, soprattutto, si avvita prima. Si guadagnano decimi, forse centesimi di secondo. La Formula 1 è anche questo.