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A Silverstone la riscossa della Ferrari. Con l’aiutino della nuova norma sugli scarichi?
martedì 12 luglio 2011 · Gran Premi
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Fernando Alonso difende la genesi della prima vittoria dell’anno. Non c’entra il pit-stop infausto di Vettel: “È stata una corsa complessa, non si può liquidare in quell’episodio”. C’è un tema anche più caldo. Perché domenica nel paddock facevano tutti la stessa domanda: quanto ha pesato a vantaggio della Ferrari la limitazione del soffiaggio in rilascio?
Secondo Alonso poco e niente. Nando lo diceva già sabato pomeriggio dopo le qualifiche, che non erano le migliori dell’anno in termini di piazzamento in griglia, ma lasciavano la rossa a un decimo appena dalla pole, il distacco più basso da quando è cominciato il campionato.
“Non sono un tecnico, però ritengo che i miglioramenti si spiegano con le novità che abbiamo portato. Scarichi, diffusore, eccetera”. Erano nuovi anche i bracci della sospensione posteriore, per mandare più rapidamente a regime le gomme a mescola dura che la rossa temeva e che invece nessuno ha utilizzato dal momento che la gara è partita sulle intermedie ed è andata avanti solo sulle morbide.
“Continuo a ripeterlo. Con queste modifiche alle regole – insiste Alonso – tutte le squadre perdono più o meno lo stesso tempo, fra 3 e 5 decimi. Non è possibile che uno perda 1 secondo e mezzo e un altro solamente un decimo”. E poi Fernando dopo il secondo pit-stop guadagnava soprattutto nel secondo settore della pista, quello dove il soffiaggio in rilascio conta meno.
Stefano Domenicali qualcosa di diverso lo lascia intendere: “C’è sempre il beneficio del dubbio. Noi abbiamo fatto il massimo in termini di sviluppo della macchina e abbiamo seguito l’evoluzione dei regolamenti con la Federazione”.
Adrian Newey dà credito a Fernando: “Veloce, veramente veloce”. Però pure lui precisa: “L’impatto delle nuove regole l’abbiamo sentito”. Helmut Marko alla vigilia era stato durissimo: “Gli avversari non sono capaci di copiare le nostre idee, perciò le fanno vietare. I vantaggi maggiori li trarrà la Ferrari”.
In Germania si torna alla vecchia normativa, senza limitazioni sui parametri di apertura della farfalla, né in accelerazione né in rilascio, purché si viaggi con la stessa mappatura di parametri in qualifica e in gara. E al Cavallino tocca dimostrare che il progresso è concreto.