PHOTO CREDIT · Scuderia Ferrari

Gran Premio di Gran Bretagna 2011, gara

domenica 10 luglio 2011 · Roundup
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L’aspettavano a Monaco, poi a Montréal, poi a Valencia. Invece la prima vittoria della Ferrari nel 2011 arriva a Silverstone, “sulla pista che per noi – ricorda Stefano Domenicali – era la più difficile”. C’è voluta un’evoluzione corposa, c’è voluto l’intervento della FIA sugli scarichi soffianti. E c’è voluta la forma smagliante di Fernando Alonso.

Scarichi e diffusori. Se n’è parlato per tutto il week-end e alla fine per il futuro la norma è rimasta in bilico. La FIA anticipa: “Se le squadre sono tutte d’accordo, si può tornare alla regolamentazione precedente”. Quella che lasciava libertà assoluta sul soffiaggio nel diffusore a patto di lasciare invariate le mappature dopo le qualifiche.

Vettel. Prende il comando alla partenza quando scavalca Webber, poi al secondo pit-stop perde la leadership per un problema con il cric posteriore. Però ammette: “La Ferrari ci ha battuto in modo netto e pulito”. Anche perché lui, nella seconda metà di gara, i tempi di Alonso non riesce nemmeno ad avvicinarli.

Webber. Prova ad artigliare la piazza d’onore all’ultimo giro. Racconta: “Ho cercato di passare Sebastian e non ce l’ho fatta”. La regia però pesca un team-radio in cui la squadra gli chiede di tenere la posizione senza prendersi rischi. Lui ribatte: “Me ne sono fregato”.

Hamilton. Parte decimo e dà spettacolo per tutta la corsa, in condizioni miste al via, poi nei duelli con Vettel e Massa. Tira i remi in barca a fine corsa perché rischia di restare a secco. Whitmarsh dice: “Ha consumato troppo nel primo stint”. Oppure la McLaren si aspettava una corsa tutta bagnata e ha imbarcato meno carburante del dovuto.

Pit-stop. Due indecisioni della Red Bull, un errore clamoroso della McLaren che fa ripartire Button senza avviatare l’anteriore destra e una collisione sfiorata in pit-lane tra Sauber e Williams. È la conferma che nel 2011 c’è troppa pressione ai cambi gomme e che l’esasperazione delle procedure ha innalzato i rischi.

La classifica. Al giro di boa c’è Vettel sempre in testa con 204 punti, poi Webber a 124, Alonso a 112, Hamilton e Button alla pari a quota 109. Tra i costruttori Red Bull conduce a quota 328, davanti a McLaren con 218 e Ferrari con 164.

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