Gran Premio di Gran Bretagna 2011, prove libere

venerdì 8 luglio 2011 · Roundup
tempo di lettura: 2 minuti

Venerdì sotto la pioggia a Silverstone con il miglior tempo di Mark Webber su pista mista nella sessione del mattino. Nel pomeriggio svetta invece Felipe Massa sul bagnato. Kobayashi sfascia la Sauber quando arriva largo all’ultima curva, perde il controllo sull’erba sintetica e rischia di capottare.

Silverstone evo. La pit-lane da quest’anno è posizionata di fianco al rettilineo Wellington tra la curva Club e la vecchia chicane Abbey. La ristrutturazione è cominciata nel 2010 con l’esclusione dei tratti di Bridge e Priory e l’aggiunta del complesso dell’Arena. Già annunciate nuove infrastrutture per gli anni a venire.

Diffusori. C’è già una deroga alla nuova normativa che doveva limitare il soffiaggio degli scarichi in fase di rilascio. La FIA aveva chiesto che il flusso in frenata restasse sotto il 10 percento del valore massimo. Poi nel paddock è venuto fuori che alla Renault – e quindi anche alla Red Bull che sfrutta lo stesso motore – è concesso di salire fino al 50 percento per motivi di affidabilità. E in conferenza stampa è stato scontro verbale tra Horner e Whitmarsh.

Ferrari. A Maranello sperano nella pioggia: “Sul bagnato – dice Massa – la macchina si comporta bene”. Del resto, se davvero dovesse piovere, la rossa farebbe anche a meno delle gomme dure che Pirelli ha imposto e che il Cavallino non ha gradito.

New-entry. Daniel Ricciardo è il nuovo pilota dell’HRT. Debutta in Formula 1 dopo l’esperienza alla Toro Rosso nelle libere del venerdì e prende il posto di Narain Karthikeyan che era riuscito ad accaparrarsi il volante grazie al sostegno degli sponsor. Novità in HRT anche in ambito gestionale: la proprietà adesso appartiene a Thesan Capital.

Allarme rientrato. Dopo la corsa di Valencia, Button aveva rimediato una botta al ginocchio sinistro mentre si esibiva a Londra con un jet-ski in un evento promozionale organizzato dalla BBC. Jenson aveva rinunciato a guidare al festival di Goodwood “per ragioni puramente precauzionali”.

Red Bull? No grazie. Prima di firmare il contratto pluriennale con la Ferrari, Alonso stava per finire nel team di Mateschitz: “Forse adesso avrei 3 o 4 Mondiali anziché 2, ma non sarei felice come ora. Per un pilota è più importante correre per la Ferrari che vincere un campionato”.

Button, Ferrari, Fia, Kobayashi, Red Bull, Ricciardo, Silverstone,