Gran Premio d’Europa 2011, gara
domenica 26 giugno 2011 · Roundup
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Chissà se finirà come nel 1992, quando le emittenti televisive in Europa rinunciarono a trasmettere la Formula 1 perché da una parte all’altra del mondo vinceva sempre la Williams di Mansell e i risultati erano troppo prevedibili. Vettel a Valencia mette a segno la sesta vittoria su otto gare: con 77 punti di margine su Button ha praticamente 3 corse di vantaggio.
Testa a testa. Mentre Vettel se la prendeva comoda, Webber e Alonso si giocavano il secondo posto. La spunta Fernando che alla fine fa notare: “Di questi tempi inserirsi tra le Red Bull è un risultato importante. Ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo”.
McLaren. Sembrava avesse molto più margine di recupero della Ferrari. E invece adesso sia Hamilton che Button chiedono “sviluppi mirati”. Precisa Jenson: “So che stanno arrivando degli elementi nuovi. Ma potrebbero non bastare”.
Mercedes. Schumacher in uscita dal primo pit-stop entra in collisione con Petrov e rompe l’ala anteriore: “Mi assumo la responsabilità dell’incidente, ho frenato in ritardo e gli sono finito addosso”. Gli unici punti sono quelli del settimo posto di Rosberg. Ma per Valencia la Mercedes aveva tutt’altre aspettative: alla vigilia si parlava addirittura di arrivare a podio!
Alguersuari. Sotto esame per le prestazioni al di sotto della media, Jaime si dà una mossa e porta la Toro Rosso in P8: “In qualifica ho ancora problemi con le gomme, invece in gara le riesco a capire di più”. Ma una mano l’hanno data anche tutti gli sviluppi che la squadra ha studiato dopo il Canada.
Affidabilità da record. Tutti al traguardo, 24 su 24 e nessun ritiro. Il primato precedente risaliva al 2005, al Gran Premio d’Italia, ma in quell’occasione le macchine al via erano 20.
Mercato. Cominciano a muoversi le acque. Helmut Marko lancia il sasso: “Alla Red Bull ci occorre un pilota forte come Vettel”. Webber ha il contratto in scadenza e si è già incontrato coi vertici della Renault.
