Alettoni mobili, si può usare il drs anche a Montecarlo. Ma la Fia mette il divieto nel tunnel
martedì 24 maggio 2011 · Regolamenti
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Quasi un mese di consultazioni e poi lunedì sera Charlie Whiting ha scritto una lettera al sindacato dei piloti per annunciare che a Montecarlo l’azionamento dell’alettone mobile sarà interdetto nella zona che va dal chilometro 1.3 al chilometro 2. In pratica, il passaggio sotto il tunnel, dal Portier alla nuova chicane.
Un divieto che comunque si riferisce solo alle prove libere e alle qualifiche, dove per regolamento normalmente l’uso del DRS è libero, a differenza della gara dove invece è limitato a un unico tratto che la direzione corsa stabilisce volta per volta. E la Federazione già in Spagna aveva chiarito che per Monaco non ha scelto il tunnel, ma l’allungo che va dalla Anthony Noghes a Santa Devota.
Whiting conferma: “Non c’è niente che dica che l’alettone mobile non è sicuro a Montecarlo. L’abbiamo pensato perché fosse un aiuto per i sorpassi, sarebbe un’idea perversa negarlo proprio nel posto in cui i sorpassi servono di più”.
Portavoce del dissenso era stato Barrichello: “Mi piacerebbe che chi governa questo sport si sedesse in macchina e provasse a fare il tunnel col DRS attivato”, dove il taglio improvviso del carico aerodinamico può portare le macchine fuori traiettoria in un tratto in cui si curva a oltre 260 all’ora e si può finire prima sullo sporco e poi in faccia al guard-rail.
Ma spaventava anche la staccata successiva, alla variante del porto: “Il punto più pericoloso – dice Liuzzi – se succede un incidente”. Contro lo spartitraffico si schiantò Wendlinger in qualifica nel 1994 e restò un mese in coma. Un incidente lo subì anche Button nel 2003 e saltò il Gran Premio.
In Spagna però prima che intervenisse Whiting qualcuno ha rotto il fronte dei piloti. Schumacher: “La FIA sa quali sono i punti della pista in cui si possono schiacciare i bottoni del volante senza correre dei rischi“. Michael secondo Barrichello era l’unico a non cavalcare la protesta dei colleghi: “Forse perché sulla macchina ha qualcosa che tecnicamente funziona troppo bene”.
Poi nel briefing si è espresso a favore del DRS anche Hamilton. Agli altri – che già nei test invernali si erano fatti sentire – qualche incertezza è rimasta.