Diffusori soffiati, la guerra della FIA all’uso intelligente dei gas in frenata
mercoledì 18 maggio 2011 · Tecnica
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La FIA la decisione l’ha presa. E in Turchia già ha avvertito le squadre in merito alle nuove restrizioni sul soffiaggio dei gas di scarico nei diffusori. Il provvedimento doveva entrare in vigore in Spagna, poi i team hanno fatto pressione e Charlie Whiting l’ha sospeso fino a data da destinarsi. La McLaren però già anticipa: “È una decisione che ci tocca tutti. E sarà un ostacolo”.
Quella degli scarichi che soffiano nel diffusore è un’idea che la Formula 1 ha riscoperto l’anno scorso: si aumenta la deportanza perché coi gas di scappamento si riscalda il flusso d’aria che scorre nel profilo estrattore. Però in frenata la macchina è più instabile. Perciò la Red Bull a metà del 2010 aveva pensato alle mappature speciali con ritardo d’accensione per mantenere il motore in trazione anche in fase di rilascio. “Un giochetto – rivela Tim Goss della McLaren – che oggi fanno tutti”.
È su questo aspetto che la FIA dà un giro di vite. Motivazione: sicurezza, perché secondo Charlie Whiting se i gas di scarico portano più deportanza anche in frenata, significa che in curva la macchina viaggia a velocità più sostenuta. Nessun divieto ai diffusori soffiati. Solo una limitazione all’uso intelligente degli scarichi.
Nella lettera che ha fatto recapitare a Istanbul, Whiting spiega che l’emissione dei gas deve scaturire dall’aumento di coppia del propulsore. Non deve lavorare a favore dell’aerodinamica in fase di decelerazione. Quindi il flusso del gas in rilascio non deve superare il 10% del valore massimo misurato in accelerazione, altrimenti diventa un dispositivo aerodinamico mobile. Che il regolamento vieta.
Un’interpretazione un po’ forzata che dà adito a sospetti. Perché è vero che il sistema lo stanno sfruttando tutti, ma qualcuno lo sfrutta meglio: la Red Bull che prima degli altri ci aveva pensato e che rischia di penare di più per effetto del bando.
Sempre Goss della McLaren dice: “Può essere che la Federazione si è mossa perché qualcuno l’ha spinta”. Non è un’ipotesi troppo fantasiosa nemmeno per Chris Horner: “È una conseguenza inevitabile del successo”.