Gran Premio di Spagna 2011, qualifiche
sabato 21 maggio 2011 · Roundup
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Una Red Bull per battere la Red Bull: Mark Webber a Barcellona interrompe la successione di pole position di Sebastian Vettel e si candida a rilanciarsi nella corsa all’iride. Nell’ultima sessione di qualifica fanno un giro per ciascuno, per risparmiare un set di gomme morbide e usarlo domenica. Perché col degrado delle gomme Pirelli non si sa mai.
Kers. Due decimi esatti è il ritardo che Vettel paga nei confronti di Webber: “Non ho potuto usare il kers né in Q2 né in Q3. Ma se Mark è in pole, il motivo non è questo. Ha lavorato meglio”. Sta di fatto che il kers non convenzionale della Red Bull ancora fa le bizze: “Sembra una storia senza fine”.
Alonso. Quarto in griglia, 3 millesimi appena alle spalle di Hamilton, con un giro da fenomeno che racconta così: “Se lo ripetessi 20 volte non mi verrebbe meglio. Per la prima volta ho fatto la curva 3 in pieno. E poi la 9, dove hai il vento in coda che solleva un po’ la vettura. Entrando diventa laterale o frontale e ti aiuta, ma devi fidarti della macchina”. E lui s’è fidato.
Bocciato. Il nuovo alettone posteriore che la Ferrari aveva usato nelle prove libere non passa le verifiche della FIA. Il tassello che supera l’altezza delle paratie laterali secondo Maranello va interpretato come parte della struttura di separazione e quindi non è soggetto alla norma. Secondo Charlie Whiting invece fa parte dell’ala e allora non può salire oltre 2 cm.
Flambé. Dopo 25 minuti di prove libere, la Renault di Heidfeld va letteralmente a fuoco per un guasto degli scarichi. Le fiamme si propagano intorno alla fiancata destra e Nick in qualifica non fa neanche un giro. Secondo il regolamento non ha diritto a schierarsi in gara. La FIA però riconosce le “circostanze straordinarie”: partirà dal fondo.
Gomme. Anche Alonso contesta la nuova mescola hard prodotta da Pirelli: “I cambiamenti si fanno per migliorare, non per peggiorare”. Hembery lascia intendere che il problema non sta nelle gomme, ma nelle macchine: “Se c’è poco carico aerodinamico, si fatica di più a mandare in temperatura il pneumatico”.
Scarichi soffianti. In conferenza stampa straordinaria, Whiting ha rivelato che la presa di posizione della FIA sull’uso aerodinamico dei gas di scarico in frenata è motivata dalla protesta di “una squadra che vuole restare anonima”. La stampa tedesca però l’ha già individuata: è la Williams, che nel 2010 aveva cominciato la sperimentazione sulle mappature intelligenti in stile Red Bull. Poi si è arresa perché Cosworth non era in grado di replicarle con la stessa efficienza.
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