DRS, opinioni a confronto. Bruno Senna: “La GP2 è più naturale”
lunedì 9 maggio 2011 · Dal paddock
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La stampa finlandese aveva calcolato 148 sorpassi nelle prime 3 corse dell’anno, 63 solo a Shanghai che nel 2008 in condizioni analoghe di pista asciutta ne aveva visti solamente 9. Heikki Kovalainen approva: “Le nuove regole sono un successo, hanno portato imprevedibilità e sorpassi. Quindi stanno funzionando”. Il parere non è unanime.
Prima di tutto, chi la pensa come Kovalainen è Nico Rosberg nell’intervista esclusiva su Autosport prima della Turchia:
La Formula 1 ha fatto un lavoro brillante. Ci sono sorpassi dovunque. La gente che se n’è occupata ha trasformato lo sport da un anno all’altro e l’ha reso più emozionante. Il merito è delle gomme e dell’ala mobile. Il DRS probabilmente è la migliore idea pensata per questo sport.
Del tutto opposto il punto di vista di un ex del circus. GPUpdate.net dopo la Cina aveva sentito Olivier Panis:
Se uno vuole i sorpassi come in Cina, bisogna lavorare sui circuiti. Se si mette un tornantino prima di un lungo rettilineo ci saranno i sorpassi, è sicuro. Se andate a vedere, a Melbourne non ci sono stati molti sorpassi. In Cina sì, perché c’è il tornante prima del rettilineo.
Tutto il resto non mi piace. I piloti hanno troppe cose da fare sul volante rispetto a quanto facevano prima. Penso che è più pericoloso, è una filosofia che non mi piace.
Il disegno del tracciato c’entra, anche secondo Rubens Barrichello. Soprattutto alla luce del Gran Premio di Turchia, dove già normalmente lo show è più frequente:
Se avessimo tolto il DRS non ci sarebbero stati sorpassi. La pista di Istanbul somiglia un po’ a quella di Interlagos, c’è una piccola piega (nell’ultimo settore, ndr) che all’atto pratico invece è un rettilineo, quindi è più facile prendere la scia e sorpassare. Quindi di per sé la Turchia già è una pista da sorpassi. Solo che con il DRS c’era chi sorpassava prima della staccata”.
Di manovre troppo facili si era discusso anche in conferenza stampa giovedì pomeriggio. Chris Horner dice: “I piloti devono comunque lavorare duro per rientrare sotto il secondo di distacco”, la soglia che per regolamento autorizza l’attivazione dell’ala mobile.
Resta il fatto che certi sorpassi sembrano troppo artificiali. Per cui Bruno Senna fa notare: “Se guardate la GP2, vi rendete conto che lì l’azione viene più naturale”.
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