Droga e armi negli autoarticolati della Kawasaki. Le autorità: “Ora più controlli, anche in Formula 1”
lunedì 2 maggio 2011 · Fuori tema
tempo di lettura: meno di 1 minuto
Una pistola e 35 cartucce, 100 chili di marijuana, 71 di anfetamine e 8 di cocaina. Li ha scoperti la polizia inglese alla frontiera di Dover nel corso delle perquisizioni dentro gli autoarticolati della Kawasaki sulla rotta per Monza dove domenica si corre la quarta prova del Mondiale Superbike 2011.
Paul Bird Motorsport che gestisce il team mantiene il riserbo, ma chiaramente si chiama fuori: “La scoperta è stata uno shock per tutta la squadra, compresi quelli che erano presenti durante i controlli”, cioè quattro persone – l’autista, un tecnico dei pneumatici e due meccanici – che sono stati arrestati e successivamente rilasciati su cauzione.
È un fatto sconcertante che mette in allarme le autorità inglesi, anche perché il Telegraph scrive che i veicoli destinati al motorsport “raramente vengono fatti accostare per le perquisizioni”. Per cui il fenomeno forse è più vasto.
Oggi l’Ukba, United Kingdom Border Agency che si occupa dei controlli alle frontiere del Regno Unito, assicura che “d’ora in poi i servizi segreti valuteranno con maggiore attenzione i mezzi sportivi destinati alle competizioni motoristiche, non solo quelli della Superbike ma anche quelli della Formula 1“.
Il sospetto è che la criminalità organizzata stia sfruttando qualche infiltrato nelle squadre per aggirare i controlli alle dogane e servire il traffico di armi e sostanze stupefacenti.