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Gran Premio di Cina 2011, gara
domenica 17 aprile 2011 · Roundup
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Un gran casino, ma tutto sommato una bella gara che alla fine premia la strategia migliore: Hamilton rompe il dominio della Red Bull e vince con 3 soste, Vettel ne fa una in meno e arriva secondo. La mossa decisiva: nel finale Lewis raggiunge Seb che perde terreno per il degrado delle gomme e lo passa nel tratto misto. E aveva anche rischiato di non prendere il via per un problema di alimentazione.
Vettel. Si complica subito la gara di Seb che alla partenza viene infilato dalle McLaren perché non riesce a sfruttare in pieno i cavalli del kers. Poi perde il contatto radio con i box. E nel duello per la prima posizione gli viene a mancare un’altra volta il contributo del recupero d’energia.
Rimontone. Da diciottesimo a terzo, Webber dimostra che con un cambio gomme in più magari anche Vettel poteva tenere un altro ritmo e salvare la vittoria: “Ma io avevo anche più set di gomme per non averli usati in qualifica. Forse il segreto è questo, farsi eliminare e partire più dietro”.
Rosberg. A lungo in testa, Nico alla fine arriva quarto: “Non abbiamo tratto il massimo dalla situazione. Si è venuto a creare un problema con il consumo della benzina, difendere la posizione non è stato facile”. La Mercedes però con le gomme comincia a comportarsi meglio: “Lasciamo l’Asia con delle ottime sensazioni per il futuro”.
Ferrari. Se con due soste fa flop la Red Bull che è un missile, non è un mistero che con la stessa tattica si perde anche la Ferrari che è inferiore. Massa nelle interviste si fa scappare che la stretegia non era corretta. Alonso invece è convinto che anche con 3 pit-stop “non sarebbe cambiato proprio niente”. La certezza è una sola: “La macchina va migliorata in tutto”.
Ops… Al primo stop, Button sbaglia piazzola e si ferma al box della Red Bull dove i meccanici già aspettano Vettel che sta rientrando alle spalle di Jenson. Spiega Whitmarsh: “Avevamo chiamato Button al giro precedente, lui non si è fermato subito e dopo non ci siamo sincronizzati”. Vettel ci scherza: “Non so cos’è che attrae le macchine al nostro box, era successo già un’altra volta con una Toro Rosso”.