PHOTO CREDIT · Scuderia Ferrari

Gran Premio d’Australia 2011, prove libere

venerdì 25 marzo 2011 · Roundup
tempo di lettura: 2 minuti

Alla fine arriva la pioggia a congelare la classifica: resta imbattuto il tempo di Jenson Button, 1:25.854 con la versione aggiornata della McLaren MP4/26. Seguono Hamilton, Alonso e Webber con distacchi contenuti entro i 2 decimi. Fernando avverte: “Il potenziale delle macchine ancora non si è visto”.

Ala mobile. L’utilizzo del sistema DRS per la variazione d’incidenza dei profili posteriori non è concesso né nelle libere né in qualifica in caso di pioggia. Lo ha chiarito Charlie Whiting alle squadre. In gara il DRS era comunque già vietato sul bagnato. La FIA ancora non aveva pensato che la cosa più logica fosse estendere il divieto anche alle altre sessioni…

Pirelli. Chi dice due, chi tre, chi quattro. C’è divergenza sul numero ottimale di soste considerato il degrado abnorme che la FIA ha imposto per le gomme PZero. Oppure è solo pretattica: “Melbourne – ricorda Sam Michael – non ha curve veloci come Barcellona o Jerez, quindi per i pneumatici è più facile”.

HRT. L’Hispania si è dovuta giocare il primo dei quattro bonus per violare la nuova norma sul coprifuoco notturno. Prevedibile, dal momento che la macchina non era ancora mai stata completamente assemblata nemmeno nei test.

Lotus. È di Karun Chandhok il primo incidente dell’anno. L’ex dell’HRT doveva guidare la Lotus di Trulli in virtù di un accordo che porta un po’ di quattrini al team. Invece si è schiantato dopo un minuto e mezzo in uscita dalla Whiteford: “Colpa mia, il tracciato era scivoloso e mi aspettavo più grip dalle gomme”.

New-entry. Massimo Tammaro, ex comandante delle Frecce Tricolori, entra alla Ferrari e si inserisce nella nuova divisione per la coordinazione delle strategie dopo la ristrutturazione che ha già visto l’avvicendamento tra Pat Fry e Chris Dyer. Il commento di Stefano Domenicali: “Penso sia interessante avere a disposizione la sua conoscenza organizzativa e la sua esperienza militare”.

Botta e risposta. Quanto c’è di vero nelle voci di un passaggio di Hamilton alla Red Bull? Lewis dice: “La Red Bull non è un costruttore, è una compagnia di bibite”. Pronta la replica di Chris Horner: “Non so in che contesto l’abbia detto, ma comunque siamo una compagnia di bibite che negli ultimi due anni ha battuto la McLaren con tutte le risorse che aveva”.

Button, drs, Ferrari, Fia, Hispania, McLaren, Melbourne, Pirelli, Red Bull, Team Lotus,