Montezemolo cambia bandiera: “Ecclestone è il re”. Tutte le sparate contro Mr. E
giovedì 23 dicembre 2010 · Amarcord
tempo di lettura: 2 minuti
A Natale tutti più buoni, anche Luca di Montezemolo che ad Autosport parla di Bernie Ecclestone e dice: “La sua presenza e il suo ruolo sono una priorità. È il re del mondo, anzi di più, è il re della galassia. Protegge il suo business, ma bisogna essere onesti e ammettere che è sempre volto a proteggere la Formula 1”. Non sembra nemmeno lui, che anni addietro usava tutt’altri toni per il boss del circus.
19 dicembre 2001, cena di Natale con la stampa: “Bernie nella sua lunga carriera ha fatto bene, gli perdoniamo l’ingordigia. Cambia tutto se vende a chi ha le televisioni a pagamento”. Ecclestone aveva passato i diritti commerciali della Formula 1 a Leo Kirch.
15 settembre 2002, a Monza nell’intervista a Repubblica: “La Formula 1 incassa molto meno di quello che potrebbe; quello che va in tasca alle squadre è inferiore alla metà della metà degli introiti. Ecclestone non vuole capirlo. Rischia di trovarsi con un pugno di mosche”.
18 dicembre 2002, altra cena di Natale: “È finita un’ epoca, Ecclestone se ne deve rendere conto. Dobbiamo sederci attorno ad un tavolo e rivedere la spartizione della torta”.
11 settembre 2004, vigilia del Gran Premio d’Italia: “Fu un errore vendere a Kirch, è un errore il fatto che oggi il 75 percento della Formula 1 sia in possesso delle banche. O si cambia, oppure ognuno tirerà le sue conclusioni. E chi deve capire, capisca”.
18 dicembre 2008, al Times: “Penso sia finito il tempo di fare dividi e domina per governare la Formula 1. Prima o poi dovrà fermarsi”.