Due team Lotus in griglia nel 2011: Renault vende a Lotus Cars
mercoledì 8 dicembre 2010 · Dal paddock
tempo di lettura: 2 minuti
Il 75% delle quote resta a Genii Capital di Gerard Lopez che nel 2009 le aveva comprate da Renault. Ma adesso, “per la nostra partnership – dice Lopez – comincia una nuova era”. Perché l’altro 25% che Renault ha mantenuto per tutto il 2010 passa a Group Lotus che è di proprietà Proton con base in Malesia.
Renault ci guadagna qualcosa come 35 milioni di euro. È un sodalizio che per Lopez suona come “un tributo al lavoro del 2010. Siamo stati in grado di attrarre nuovi investitori e nuovi sponsor”. Il vertice di Proton aggiunge: “Ci sono state attente valutazioni, riteniamo che quest’accordo posso dare i suoi frutti. Lotus ha tanto da dare alla Formula 1 e viceversa”.
A condurre in porto l’operazione, Dany Bahar, amministratore delegato di Group Lotus: “Non vedo una piattaforma migliore della Formula 1”.
Il nome ufficiale sarà Lotus Renault GP, nera e dorata la livrea, un ritorno al passato, ai colori storici che avevano caratterizzato la squadra quando lo sponsor principale era John Player Special. Da Renault svelano: “Abbiamo studiato il disegno per due mesi, per reinterpretare la storica veste grafica alla luce dei moderni requisiti dei media”.
È intenzionata a usare la stessa livrea anche la squadra di Tony Fernandes che nel 2010 si è chiamata Lotus Racing e che nella lista ufficiale diramata il 30 novembre dalla FIA figura ancora con la vecchia denominazione. Fernandes su Twitter scrive: “Sembra che vogliano appropriarsi della nostra idea sul nero e dorato”.
Bahar avverte: “Sappiamo benissimo delle controversie circa l’utilizzo del nostro marchio in Formula 1. Mi fa piacere quindi chiarire formalmente la nostra posizione una volta per tutte. La Lotus siamo noi e siamo tornati”.
Doveva chiudersi la querelle e invece l’anno prossimo la faccenda finirà davanti all’Alta Corte. Il paradosso è che in questo momento sulla griglia ci sono due team Lotus, con lo stesso motore e con la stessa livrea.