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È salvo il GP d’Australia 2011. Ma l’amministrazione continua a perderci
lunedì 6 dicembre 2010 · Politica
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È salvo il Gran Premio d’Australia. La corsa era in bilico dopo che l’autorità sportiva nazionale, CAMS, Confederazione australiana per gli sport motoristici, aveva rigettato la richiesta di riduzione della retta annuale di 300 mila sterline – tasse escluse – che impone agli organizzatori di Melbourne.
Ron Walker del comitato di promozione a novembre era andato ad Abu Dhabi in occasione dell’ultima gara dell’anno per incontrare Bernie Ecclestone e aveva spiegato: “CAMS ci fornisce un servizio e deve adeguarsi a tutti gli altri fornitori. Abbiamo chiesto di abbassare le richieste e ci hanno risposto che non sono intenzionati”.
In pratica CAMS figura come ente di supporto all’evento, ma è pur sempre l’organismo in diretto contatto con la FIA per la concessione delle autorizzazioni. Per cui né Walker né Ecclestone possono scavalcarlo.
In risposta alle accuse di monopolio formulate dagli organizzatori, i responsabili di CAMS avevano rivelato che il comitato di Walker “rifiutava di negoziare” nonostante la FIA avesse fissato al 19 novembre il termine ultimo per la formalizzazione dell’iscrizione al Mondiale 2011.
Sempre secondo CAMS, la cifra pattuita ad agosto e poi rifiutata da Walker “corrisponde a meno dello 0.625 percento del budget annuale del comitato organizzatore”.
Alla fine l’accordo c’è stato, ma il Gran Premio resta in forse per gli anni a venire perché al di là della disputa con CAMS, continua a pesare più del dovuto sulle casse dell’amministrazione locale: nel 2010 ha fatto registrare il nuovo record di perdite, quasi 30 milioni di sterline nonostante l’afflusso crescente di pubblico.