Stop agli alettoni illegali: il vecchio metodo di Ecclestone e Chapman
giovedì 14 ottobre 2010 · Amarcord
tempo di lettura: 2 minuti
Sembrava rientrata la protesta contro gli alettoni flessibili della Red Bull. Invece Ross Brawn a Suzuka è tornato a puntare il dito contro la RB6: “Fa parte del gioco. Però loro – dice il boss della Mercedes – in questo momento stanno giocando ancora meglio degli altri”.
La FIA già due volte fra agosto e settembre ha dovuto risistemare la normativa sulle verifiche statiche. Ma chissà che a questo punto non sia più efficace il vecchio metodo che usava Bernie Ecclestone, quando il paddock era un altro mondo e le questioni si potevano sbrigare in un’altra maniera. Cioè così:
Erano tempi diversi, no? E se c’era una discussione, se qualcuno infrangeva il regolamento in modo esagerato, si andava a discutere direttamente con lui come al bar.
Mi ricordo una volta in Sudafrica, ci fu una diatriba con la McLaren e abbiamo fatto qualcosa di molto buffo a Teddy Mayer (che all’epoca era il proprietario del team, ndr). La McLaren quella volta montava un alettone anteriore assolutamente non regolare.
Colin Chapman ed io andammo a dirlo a Mayer con tutta semplicità: “Teddy ci dispiace, ma questo flap assolutamente non va bene”. Lui fece una timida ostruzione e noi fermi ribadimmo: “Ci dispiace, così non va bene, quindi per favore domani rimetti l’altro alettone”.
La mattina successiva la McLaren non era stata modificata. Allora io e Chapman tornammo al box. Dissi a Colin: “Dai, su”. Siamo saltati sull’alettone e l’abbiamo ridotto in frantumi. Ecco fatto. A Mayer dicemmo: “Teddy, niente discussioni, ora cambialo”.