Singapore, Bridgestone rivela: “Webber ha corso con un cerchione sfilato”
lunedì 27 settembre 2010 · Gran Premi
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Diceva Napoleone: “Un generale è meglio che sia fortunato oltre che bravo”. Un pilota pure. Nel post gara di Singapore i tecnici della Bridgestone rivelano: “Il cerchione della ruota di Webber si è sfilato di 5 millimetri. Se ci fossero state delle curve a sinistra più veloci, allora la gomma si sarebbe spostata ulteriormente e sarebbe calata la pressione”.
Non è la prima volta che una ruota prende un colpo e il cerchione si scosta dalla posizione nominale: “Ma una gomma che resiste per 25 giri in quelle condizioni – dice Hamashima della Bridgestone – io non l’avevo mai vista. Webber è stato fortunato. Molto, molto fortunato”.
A danneggiare la ruota – l’anteriore destra della Red Bull – il contatto con Hamilton al giro 36, alla curva 7 alla ripartenza dopo la seconda safety car.
Webber osserva: “Per Lewis penso sia stato un po’ come l’incidente che già gli era capitato a Monza con Massa. Anch’io ho rischiato di rimetterci la ruota. Alla fine sentivo delle vibrazioni davanti, mi chiedevo come avrei fatto a finire la corsa”.
Che invece per Hamilton si è chiusa lì: “Però dal mio punto di vista – spiega Whitmarsh – una cosa va detta. E cioè che quella di Lewis non era una manovra disperata. Era passato, era davanti e doveva fare la curva. Non mi piace il gioco delle colpe, ma per quanto mi riguarda era un’ottima manovra di sorpasso”.
Hamilton nella rabbia è esplicito: “Ha sbagliato Mark. Si è trovato ostacolato da un doppiato, io l’ho passato sullo slancio, ero all’esterno e lui nel punto cieco del mio specchietto. Pensavo di essere abbastanza avanti e di avergli lasciato spazio a sufficienza all’interno. Invece ho sentito la botta e mi sono trovato con la ruota distrutta”. E con altri 20 punti da recuperare sulla vetta della classifica.