Gran Premio d’Italia: il trionfo di Alonso e il “super pit-stop” in 3.4
domenica 12 settembre 2010 · Gran Premi
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Per una settimana così, la Ferrari ci avrebbe messo la firma: uscire incolume dall’udienza di Parigi, spadroneggiare a Monza sulla pista di casa. Va perfino meglio, perché Fernando Alonso vince il Gran Premio d’Italia in concomitanza con il ritiro di Hamilton e le tribolazioni di Webber. Ricomponendo la spaccatura di classifica che s’era aperta in Belgio.
“Ho recuperato tanti punti. Adesso – dice Fernando – dobbiamo solo evitare gare brutte come quella che abbiamo fatto a Spa. Devono essere perfette, com’è stata perfetta questa”.
Quasi perfetta, perché al via è Button ad avere lo spunto migliore per passare al comando alla prima staccata. Racconta Fernando: “Non mi sembrava una partenza malvagia, però non è bastata. E alla chicane ci siamo toccati, prima con Jenson e poi anche con Felipe”.
Lì scatta la guerra di nervi. Button rivela: “Ho passato la prima parte di gara a guardare gli specchietti, per capire Fernando quanto fosse vicino. Cercavo anche i mega schermi per rendermi conto del gap”.
Poi i pit-stop che decidono la corsa. Prima la McLaren, la Ferrari il giro dopo: fra l’ingresso e l’uscita della corsia box i secondi che passano sono 22.955 per Button, 22.154 per Fernando. Praticamente nel cambio gomme la Ferrari recupera 8 decimi sulla McLaren.
Alonso rimarca: “Mi hanno detto in sala stampa che i meccanici mi hanno fatto un pit-stop in 3.4 secondi. È stato un super pit-stop. La gara l’hanno vinta loro”.
E come si sente, Fernando, a vincere a Monza coi colori della Ferrari? “Provo delle sensazioni che posso confrontare solo con quelle di Barcellona del 2006, quando ho vinto il mio Gran Premio di casa. Qui è stato emozionante come allora, il podio con tutta la gente, lo stemma gigante sul rettilineo. Se non vivi un’emozione così, la tua vita come pilota non è completa”.