No al tredicesimo team. Villeneuve e Villadelprat al piano B

venerdì 10 settembre 2010 · Politica
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A Parigi l’attenzione era tutta calamitata dalla sentenza sui giochi di squadra, ma il Consiglio Mondiale oltre a discutere la condotta della Ferrari era chiamato anche a sbrogliare la matassa sulla tredicesima squadra del 2011. Al vaglio tre proposte: Durango di Ivone Pinton e Jacques Villeneuve, Epsilon Euskadi di Joan Villadelprat, e Stefan Gp di Zoran Stefanovic.

Tutte bocciate, perché “nessuna – scrive la FIA – aveva i requisiti per ottenere la partecipazione al Mondiale”. E dopo il flop clamoroso di USF1 è anche logico che la Federazione Internazionale ci andasse coi piedi di piombo.

Già in Belgio radiobox diceva che Villadelprat non avesse ancora il budget per iscrivere il team e perfezionare l’offerta d’acquisto per i telai ex Toyota.

Oggi però, al rifiuto della FIA, Villadelprat risponde: “Essere la tredicesima squadra era un modo, ma non l’unico per entrare in Formula 1”.

Perché adesso scatta il piano B, lo stesso già stilato pure da Villeneuve: subentrare a chi è già iscritto, come intendeva fare Stefanovic a marzo, quando partì per il Bahrain con l’intenzione di scalzare una new-entry in agonia.

“Probabilmente – ammette Villeneuve dal Canada – comprare una squadra adesso sarà più costoso, anche perché dobbiamo assicurarci di avere la libertà che vogliamo. Non ci devono essere dei contratti che interferiscano con i nostri piani”.

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