Barrichello e Schumacher, che scintille per il sorpasso di Budapest
mercoledì 4 agosto 2010 · Gran Premi
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In ballo c’era l’ultima posizione della zona punti. E forse pure qualche vecchio conto da saldare. “No – dice Barrichello – a me le vendette non piacciono”. Sarà, ma a Budapest fra lui e Schumi va in scena un combattimento rovente, il primo dal 2005, dai tempi del sorpasso di Monaco che segnò l’inizio dell’insofferenza dichiarata di Rubinho a Maranello.
Rubens all’Hungaroring per cinque giri cerca un varco per passare: “Michael però mi chiudeva ogni traiettoria”. Finché Schumi non arriva scomposto all’ultima curva, quella che immette sul rettilineo principale. Lì Barrichello gli prende la scia, si butta all’interno e si mette di fianco.
A quel punto Michael vira a sinistra e stringe verso il muretto della pit-lane: “Una manovra orribile – racconta Rubens – la peggiore che abbia mai subito in carriera, non c’era spazio nemmeno per un capello”.
Michael ribatte: “Lo spazio c’era, mica ci siamo toccati. Questa è comunque la Formula 1”. E poi: “Certi piloti vedono le cose in una certa maniera. Tra questi c’è Rubens”.
Anche i commissari però vedono le cose nella stessa maniera di Rubens: alla prossima corsa (in Belgio, il 29 agosto), “per aver ostacolato in modo illegittimo un sorpasso”, Schumi perderà dieci posizioni rispetto al piazzamento acquisito in qualifica.
Rubens rimarca: “A me piace battagliare in modo pulito. Michael invece ha fatto una roba che si vede nei kart. È stato fermo tre anni, ma è rimasto lo stesso”. Lo stesso che per proteggere la traiettoria buttava Frentzen fuori strada in Canada nel 1998 e spingeva Alonso sull’erba all’Hangar Straight di Silverstone nel 2003.
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