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Monaco, Trulli in volo su Chandhok alla Rascasse: le reazioni (e le colpe)

martedì 18 maggio 2010 · Gran Premi
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Per accusare Sutil dopo i fatti di Interlagos nel 2009 s’era presentato in conferenza stampa con le foto a chiedere giustizia. A Montecarlo invece il crimine lo commette lui: Jarno Trulli, contro Karun Chandhok.

E poteva finire malissimo, anche se Chandhok alla fine minimizza: “A vederlo da casa in televisione probabilmente è sembrato più pericoloso di quanto non fosse realmente”.

Trulli da parte sua si spiega così: “Alla Rascasse ho cercato un varco per sorpassare Karun che mi sembrava lento nel secondo e terzo settore. Siccome mi ha lasciato uno spazio ho provato a passare, ma ci siamo toccati e sono finito in volo sulla macchina. Lo considero un incidente di gara, mi sono spiegato con Chandhok”.

Che accetta le scuse e ci mette una pietra sopra: “Ci tenevo a vedere la bandiera a scacchi a Montcarlo, ma mi basta che Jarno sia venuto a scusarsi, vuol dire che sente la responsabilità”.

Dietro arrivava proprio Webber sulla rotta per la vittoria: “Ho visto Jarno lanciarsi alla Rascasse, ho capito che stava per succede un casino. E infatti la macchina è volata per aria, in quel momento ho sperato solo una cosa, che rimanesse abbastanza spazio all’interno per passare”. Poi aggiunge: “Be’ sì, ho anche sperato che Chandhok stesse bene. Aveva una macchina in testa”.

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