PHOTO CREDIT · Getty Images

Shanghai, Hamilton spreca il match-ball: sarà volata a tre in Brasile

domenica 7 ottobre 2007 · Gran Premi
tempo di lettura: 2 minuti

Bernie Ecclestone tifava Lewis Hamilton. Ma gli sta benissimo anche il coup de théâtre, il colpo a effetto, l’evento imprevisto che rimescola le carte e tiene aperti i giochi fino all’ultima gara, fra l’incredulità della McLaren e il sollievo della Ferrari. Perché Hamilton a Shanghai fa una frittata da antologia che riapre la corsa al Titolo. E sarà una corsa a tre.

In Cina si parte sotto la pioggia, Hamilton prende il largo, Raikkonen lo insegue. Alonso tiene botta, ma virtualmente ha già perso. Non lo sa, ma il team gli sta remando contro, perché “la gara di Hamilton – dirà Ron Dennis – era impostata su Alonso”.

Però Lewis non sfrutta il bonus: mantiene le gomme intermedie anche quando la pista comincia ad asciugarsi. Le sforza, le usura e le distrugge. Quando decide di cambiarle è nervoso: resta impantanato nella via di fuga all’ingresso della pit-lane, supplica i commissari per un aiutino. Che a differenza del Nürburgring non gli viene concesso.

E così il primo match-ball si dissolve in autorete: “Avevo gli specchietti retrovisori appannati, non mi ero reso conto che la posteriore destra era arrivata alla tela”. Nemmeno la squadra lo avverte, nonostante i tempi sul giro stessero lievitando in modo anomalo.

Kimi mette a segno il colpaccio, si porta a 7 punti dalla vetta e regala alla Ferrari la vittoria numero 200 della sua storia. Fernando con il secondo posto riduce il ritardo a 4 lunghezze. Giovedì aveva detto: “Io ai miracoli ci credo, perché in Formula 1 può succedere di tutto. E finché ci sono possibilità matematiche, non bisogna mollare mai”.

Alonso, Hamilton, McLaren, Raikkonen, Shanghai,