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Jean Todt cambia la FIA: separazione dei poteri dopo il caso Briatore

sabato 13 marzo 2010 · Politica
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Giovedì il Consiglio Mondiale era in trasferta a Sakhir in Bahrain, ma non se n’è accorto nessuno, perché i media erano tutti concentrati sulla pinna cava della McLaren. E intanto Jean Todt, dietro le quinte, varava la separazione dei poteri. In parole comprensibili: d’ora in poi i soggetti inquirenti e giudicanti saranno diversi. Non solo in Formula 1, ma anche in tutti i campionati di competenza della FIA.

La Federazione spiega che “il Presidente potrà portare un problema di natura disciplinare all’attenzione del Consiglio Mondiale”, però “qualsiasi decisione dell’organismo giudicante sarà presa in assenza del Presidente e di qualunque altro soggetto che abbia partecipato all’inchiesta”.

Todt in qualche modo si adegua alla sentenza del Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi che il 5 gennaio si è pronunciato sull’esclusione di Flavio Briatore e sulla violazione del principio di separazione dei poteri da parte della FIA, che all’epoca del giudizio sul crash-gate era ancora nelle mani di Max Mosley.

Per la FIA però la vicenda Briatore è tutt’altro che chiusa. Dice Todt: “Non possiamo dimenticare che a Singapore nel 2008 c’è stato un incidente volontario. Di fronte al Tribunale di Parigi abbiamo perso per la forma, non per la sostanza. C’è un appello in corso”.

L’altra questione aperta riguarda USF1. La FIA ha già lanciato il casting alla ricerca della tredicesima squadra per riempire il vuoto dopo il forfait degli americani. Che in teoria possono candidarsi di nuovo per il 2011.

Todt però non esclude sanzioni: “Il Consiglio Mondiale mi ha chiesto di esaminare la situazione. Vedremo cosa fare”.

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