La Ferrari liquida Schumacher: adesso la Mercedes è a un passo

sabato 19 dicembre 2009 · Mercato
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L’amore è eterno finché dura. E quello fra Michael Schumacher e la Ferrari adesso è finito. Schumi ha preso il telefono, ha chiamato Maranello, ha chiesto di parlare direttamente con Luca di Montezemolo, gli ha spiegato che esiste una possibilità “molto, molto, molto” alta di correre il 2010 con la Mercedes.

È Montezemolo a rivelarlo, nel tradizionale scambio di auguri di Natale con la stampa. Prima ci scherza su: “Schumacher ha un fratello gemello che vuole correre con la Mercedes”.

Poi si fa serio: “Non so quale sarà la decisione futura, gli faccio i miei auguri”. Il giorno prima aveva anche detto che Michael “non è un membro della squadra”. Intendendo che lo è stato, ma non lo è più. Appunto, l’amore è finito.

Fa effetto, perché si scinde un binomio pesante che ha segnato un’epoca, come succedeva coi grandi condottieri e coi grandi eserciti. Montezemolo infatti ha il cuore a pezzi, perché Michael “a Monza giurò che la Ferrari era la sua famiglia e che sarebbe rimasto a vita. Lo ha ripetuto pure ad Abu Dhabi”. Dove invece aveva già avviato le trattative con Ross Brawn, prima ancora che la Mercedes comprasse il team.

C’è un tassello fondamentale che aggiunge SportMediaset, un episodio che risale al mese di agosto: Schumi va a Maranello e chiede di tornare a correre, in pianta stabile, per tutto il 2010. E si sente rispondere che il posto è già di Alonso. Oggi Montezemolo puntualizza: “Penso che 41 anni non siano 35”. La Ferrari a Schumi non poteva offrire di più: qualche gara al posto di Massa sì, un anno intero no. Invece Michael vuole correre. La consulenza non fa per lui.

Montezemolo è un fiume in piena e non lo contiene nessuno: “Sono stato io a fargli tornare la voglia di correre, quando gli ho chiesto di sostituire Felipe. Per dieci minuti lui a dire di no, e poi convincersi a farlo perché per lui la Ferrari è tutta la vita”. Era: adesso il futuro si tinge di argento.

La Mercedes vuole un test prima di chiudere la trattativa, per capire se il collo di Schumi si è ripreso dal trauma dell’incidente di Cartagena che già gli impedì di subentrare a Massa. Poi diventerà solo questione di soldi.

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