PHOTO CREDIT · Scuderia Ferrari
Dal 2010 si danno i punti fino al decimo posto. Chi vince ne prende 25
venerdì 11 dicembre 2009 · Regolamenti
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Archiviato – anzi, proprio cestinato – il progetto winner-takes-all per l’assegnazione del titolo, la commissione della Fia per la Formula 1 caccia un’altra proposta. Che è più sensata e trova subito l’approvazione del Consiglio Mondiale nella seduta di Montecarlo.
Il sistema di punteggio cambia nel 2010 e si tratta di una svolta radicale, perché mai nella storia della Formula 1 la vittoria ha avuto un valore così alto per la classifica: 25 punti, come succede nel Motomondiale.
Non solo. Si prendono punti fino al decimo posto, con questa sequenza: 25 al primo, 20 al secondo, 15 al terzo e 10 al quarto, praticamente con 5 punti di scarto fra una posizione e l’altra, poi 8, 6, 5, 3, 2, 1 dal quinto in giù.
La Fia parte dal presupposto che se ci sono più squadre (13 nel 2010) ci vuole una zona punti più ampia. Ma già che c’era, Jean Todt amplifica il distacco fra chi vince e chi arriva secondo. Vuol dire che nel 2010, col nuovo punteggio, una squadra che fa doppietta si porta a casa un bottino di 45 punti in un colpo solo. L’avversaria diretta, che faccia terzo e quarto posto nella migliore delle ipotesi, ne prende al massimo 25.
In percentuale cambia poco: valgono leggermente di più i piazzamenti a podio, che in pratica col nuovo criterio vengono moltiplicati per un coefficiente di 2.5, che si abbassa a 2 dal quarto posto al settimo.
Tanto per fare due conti, Jenson Button nel 2009 avrebbe vinto il mondiale su Vettel comunque già in Brasile, 230.5 punti contro 203; la Brawn avrebbe conquistato il titolo con 29.5 punti di margine sulla Red Bull.
La differenza principale, piuttosto, si risente nell’albo d’oro dei punteggi, perché adesso uno come Vettel può fare in 5 anni tutti i punti che ha fatto Schumacher in tutta una carriera.