PHOTO CREDIT · Red Bull Racing

In Germania il primo successo di Webber. Più forte del drive-through

domenica 12 luglio 2009 · Gran Premi
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Le parole volano, le vittorie restano e valgono più di mille interviste. Mark Webber al Nürburgring chiarisce coi fatti che in corsa per il Mondiale c’è anche lui e che la Red Bull non fa preferenze. Perché è vero che Vettel in classifica è messo meglio (47 punti contro 45.5 del compagno di squadra), ma 1 punto e mezzo è niente con 8 gare da affrontare.

Primo in qualifica e primo in gara, imprime un ritmo frenetico alla corsa, recupera la leadership malgrado la penalizzazione di drive-through per la sportellata che assesta a Barrichello al via in pieno rettilineo, con un cambio di traiettoria che poteva produrre un disastro.

“Rubens mi è sfuggito – ammette Mark – e so che la mia partenza non è stata brillante. Però non mi aspettavo di toccarlo”. Invece lo tocca eccome. E i commissari non perdonano.

Dal drive-through – che gli costa quasi 25 secondi in tutto – Webber si riprende alla grande. Come s’è ripreso dallo scontro in mountain-bike con un fuoristrada: l’ultimo intervento chirurgico, proprio prima della partenza per la Germania, in anestesia locale, per rimuovere due viti alla base della tibia.

Tutto alle spalle: “Dopo la pole di ieri – chiude Mark – sapevo di avere un’ottima chance e volevo vincere. Poteva fermarmi solo la pioggia”. Che però non è arrivata. E alla fine i capelli se li è bagnati con lo champagne.

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