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Australia, Brawn in prima fila: dalle stalle alle stelle in cinque mesi

sabato 28 marzo 2009 · Gran Premi
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Ci sarà una gara, ci sarà una classifica, ci sarà un ricorso in Corte d’Appello. Ferrari, Renault e Red Bull lo hanno già annunciato, perché la FIA giovedì ha rigettato il reclamo congiunto contro i diffusori di Brawn, Toyota e Williams. Intanto, sotto accusa, ma ufficialmente ancora senza inchiesta, Button e Barrichello vanno in prima fila.

“Non è una coincidenza – dice Chris Horner della Red Bull – perché il doppio diffusore è una soluzione che fa guadagnare parecchio”. La macchina è quella che la Honda ha mollato a dicembre quando il progetto era in dirittura d’arrivo. Adesso i frutti li raccoglie Ross Brawn.

È un ribaltamento di valori che costringe i bookmaker di tutto il mondo a ritoccare le quote in vista della gara. Anche perché la Williams di Rosberg, il fulmine di tutte le sessioni di prove libere, perde i favori del pronostico e rimedia solo la terza fila.

I vecchi big arrancano. C’è una nuova classe dirigente che secondo Briatore “interpreta le regole tecniche a modo suo”. Stefano Domenicali schiva la polemica e guarda solo la pista: “Bisogna mantenere le due cose su piani separati, dobbiamo rimanere concentrati”.

Perché la Ferrari in Corte d’Appello, il 14 aprile a Parigi, potrà pure tirare in ballo la presunta irregolarità tecnica di Brawn, Toyota e Williams, ma il cronometro di Melbourne intanto dice che in qualifica le rosse pagano dazio anche nei confronti di Vettel e Kubica, che non hanno né il kers né il diffusore sospetto.

Alla McLaren va anche peggio: Hamilton e Kovalainen entrano in Q2 per il rotto della cuffia e Lewis fa fuori il cambio. Nel box l’unico a sorridere è Norbert Haug della Mercedes, perché grazie alle due Brawn, due motori in prima fila è riuscito a piazzarli comunque.

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