Vecchi punteggi e chiarimenti sui diffusori: è pressing della FOTA a Parigi alla vigilia del nuovo mondiale
domenica 22 marzo 2009 · Regolamenti
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A meno di una settimana dal via della stagione iridata, la FOTA alza la voce e va in pressing sulla FIA. Su due fronti: il sistema winner-takes-all per l’assegnazione del Titolo Piloti e la regolarità dei diffusori di Williams, Toyota e Brawn.
Sul primo aspetto il malumore è un dato di fatto. Perché l’idea che a decretare il campione del mondo siano i successi anziché i punti non è piaciuta né alle squadre né ai tifosi. Max Mosley scarica la responsabilità su Bernie Ecclestone: “Mi aveva detto di aver parlato con i team. Mi ha indotto a credere che le squadre sarebbero state d’accordo”.
Ora la FOTA si appella al comma c dell’articolo 199 del Codice Sportivo, che impone di posticipare al 1° gennaio l’entrata in vigore di tutte le modifiche che non hanno impatto sulla sicurezza e che vengono introdotte oltre il termine perentorio di 20 giorni dall’inizio del campionato. L’idea è di rinviare tutto al 2010, poi nel corso dell’anno convincere la Federazione a ritrattare.
La questione tecnica invece è più delicata. Perché Williams, Toyota e Brawn hanno individuato una zona grigia nella nuova normativa sui diffusori e ne hanno approfittato per aumentare l’aderenza al retrotreno.
La FIA ha provato a sbrogliare la matassa ai test di Barcellona. Ha inviato appositamente Charlie Whiting per accertare che non ci fossero infrazioni. Il punto è che secondo Whiting i diffusori sono a posto. Secondo le altre squadre no. “Se ci fosse stato più tempo – aggiunge Mosley – avrei chiesto alla Corte d’Appello di valutare le obiezioni prima di andare in Australia. Farlo adesso non sarebbe giusto”.
Saranno i commissari di Melbourne a ritrovarsi fra le mani la patata bollente. Una prospettiva niente affatto tranquillizzante perché nel 2006 al Gran Premio di Germania la FIA lasciò alla giuria di gara l’onere di pronunciarsi sulla legalità del mass-damper by Renault. Che sul posto fu giudicato conforme dai delegati tecnici e poi ritenuto illecito al riesame della Federazione.
Mosley non ha dubbi su come andrà a finire: “Qualunque decisione verrà presa, sarà discussa in appello da chi si sentirà danneggiato”.
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