PHOTO CREDIT · motorsport.com
Una carriera lunga 256 corse: Rubens Barrichello supera Riccardo Patrese
venerdì 9 maggio 2008 · Amarcord
tempo di lettura: 2 minuti
Patrese nel 1993 si era fermato a 256. Barrichello in Turchia arriva a 257. Almeno secondo i calcoli dell’Honda, perché a sentire la Fia – che nel conteggio fa rientrare solo le partenze effettive – bisognerebbe aspettare almeno il Gran Premio di Francia. In ogni modo, sulla soglia dei 36 anni, Rubinho si appresta a battere il record assoluto di presenze in Formula 1.
E ne va orgoglioso: “Sono stato fortunato a cominciare la carriera quando ero molto giovane, ma le corse e la Formula 1 mi piacciono ancora come ai vecchi tempi”. Insomma gli anni passano, ma lui non soffre: “Ho tanti ricordi meravigliosi, e non mi sento molto diverso da quando iniziai questo viaggio. Il giorno della mia prima gara a Kyalami mi sembra ieri”.
È il 14 marzo del 1993: Patrese all’ultima stagione nel circus, già detiene un primato storico; Barrichello alle prime righe di un curriculum che dopo appena un anno rischia di chiudersi nel modo peggiore, contro le barriere alla Variante Bassa di Imola, nel week-end nerissimo che costa la vita a Senna e Ratzenberger.
Poi la Stewart. E lì Rubens si guadagna le attenzioni della Ferrari che nel 1996 gli ha preferito Eddie Irvine. Nel 2000 affianca Schumacher, conquista 9 vittorie e per 2 volte è vice campione.
Finché il legame che pare indissolubile si scioglie a sorpresa. Non senza polemiche: “Ho imparato tantissimo a Maranello e mi sono sempre impegnato per mantenere l’armonia, ma è arrivato un momento in cui ho perso la pazienza e ho capito che dovevo cambiare squadra”.
Rubinho alla Honda trova un team in crisi tecnica cronica e profonda. Resta. Adesso però c’è una proposta per andare in Indy Car, uno scambio di sedile con Marco Andretti. In alternativa, la prospettiva di restare ancora in Formula 1 e ritoccare il record.
Barrichello, Fia, Honda, Imola, Irvine, Istanbul, Patrese, Schumacher,