PHOTO CREDIT · Scuderia Ferrari
La Ferrari fa doppietta in Belgio. Adesso Raikkonen ci crede davvero
domenica 16 settembre 2007 · Gran Premi
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Dal tribunale alla pista il passo è breve e la storia non cambia: la Ferrari vince, stravince sulla McLaren, nella spy-story e nel Gran Premio del Belgio. E mette pure al sicuro il Titolo Costruttori, una formalità burocratica alla luce della sentenza del Consiglio Mondiale che priva le frecce d’argento di tutti i punti iridati.
Jean Todt ormai parla solo in cifre e del processo sportivo non fa più menzione: “Settima vittoria, la quarta con Kimi, la terza doppietta dell’anno. Sono i numeri di un fantastico week-end, ma sono soprattutto il frutto del lavoro di una grande squadra, che è compatta, unita e motivata”.
Raikkonen vince la sua terza Spa. Consecutiva. Ma ammette: “Avevo qualche dubbio sul comportamento della macchina dopo le qualifiche. E invece è andato tutto per il meglio. Sono stato sufficientemente veloce nella prima parte, dopo ho dovuto solo controllare la situazione”.
Massa sembra parli di un’altra macchina: “Ho sofferto il sovrasterzo all’inizio, poi al rifornimento abbiamo fatto una regolazione. Forse era il caso di utilizzare le mescole morbide un po’ prima”. O forse era il caso di evitare di insabbiarsi venerdì mattina e spendere meglio il tempo delle prove libere.
Resta a 20 punti di distanza da Hamilton e probabilmente lascia in Belgio l’ultima speranziella di rimonta, proprio mentre Raikkonen si porta a 13 lunghezze dalla vetta e continua a sognare.
Per il resto il Gran Premio del Belgio è una di quelle gare in cui parlano anche gli altri. E parlano di show: Alonso e Hamilton all’Eau Rouge, Kovalainen e Kubica a Les Combes, Trulli e Wurz al Bus Stop, Sutil e Coulthard sul rettilineo del Kemmel. Da videoteca.