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Ungheria, sono qualifiche al veleno: Hamilton spacca il team a Budapest
martedì 7 agosto 2007 · Gran Premi
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Hanno fatto finta di andare d’accordo, poi è diventata sopportazione reciproca. Ron Dennis non può farci granché: “Alonso e Hamilton sono stati poco tempo insieme prima che iniziasse la stagione. Non hanno costruito una relazione di mutuo rispetto. Tra loro c’è troppa diffidenza“.
Alla McLaren le consegne sono chiare: il diritto di uscire per primo dai box nell’ultima manche di qualifica – il diritto, in pratica, di un tentativo in più di attacco alla pole – si assegna a rotazione. A Lewis era toccato in Inghilterra. In teoria Fernando il suo turno se lo doveva giocare in Germania, solo che lì l’incidente di Hamilton aveva fatto saltare l’alternanza.
Insomma a Budapest la scelta della McLaren cade di nuovo su Alonso. Hamilton non la prende bene. Anzi, la prende malissimo: in uscita dai box passa Alonso e si mette in testa. A quel punto Fernando si imbestialisce col team, pretende che Ron Dennis imponga le posizioni.
Hamilton non vuole saperne. Stavolta è Dennis quello che si arrabbia: decide che al momento del cambio gomme ristabilirà la disciplina, tratterrà Lewis sulla piazzola del rifornimento, gli leverà un giro e compenserà il conto.
Alonso è il primo a rientrare. Sostituisce i pneumatici e resta fermo. Dirà: “Io mi muovo quando me lo ordina il team”. E il team gli dà via libera con 20 secondi di ritardo, quando Hamilton – in coda – non ha più il tempo materiale per mettere le gomme e rilanciarsi per l’ultimo tentativo. Mentre Fernando fa quel giro in più che gli spetta e va in pole position.
Lewis via radio impreca: “Non chiedetemi mai più di fare una cosa del genere”. Ron Dennis scaraventa le cuffie sul muretto. I commissari si mettono a scavare. Convocano Alonso, Hamilton e Dennis.
Intravedono una violazione del codice sportivo, negano al team i punti del Gran Premio, se la prendono con Alonso che perde la pole e finisce in P6. Hamilton scala in testa. Lui, che ha disobbedito e che alla fine vince anche la corsa.