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Così Massa risponde alle critiche: è suo il Gran Premio del Bahrain

lunedì 16 aprile 2007 · Gran Premi
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La sapienza popolare l’insegna: chi fa i conti senza l’oste, gli convien farli due volte. Felipe Massa conquista il Gran Premio del Bahrain, il terzo di carriera, riguadagna rispetto e attenzioni dopo la Malesia. Un riscatto morale e materiale, una risposta a chi chiedeva il sacrificio al servizio di Kimi Raikkonen nella corsa al Titolo.

Adesso c’è quasi un mese di stop prima di Barcellona, per cui Massa può riguardarsi la corsa del Bahrain quante volte vuole: “La squadra ha svolto un lavoro fantastico, come strategia e come preparazione della monoposto”.

C’è anche una dedica: “A Raffaela, la mia fidanzata (e futura moglie, ndr), che è stata molto paziente con me in questa settimana”. Evidentemente, paziente da sopportare l’umore nero di Felipe per le gaffe di Sepang.

Ora Massa dal Bahrain parte con un’altra marcia. Soprattutto psicologicamente. Mario Almondo osserva: “Il successo è strettamente connesso alla sua attitudine mentale, alla sua concentrazione. Poi è vero che la vettura gli ha dato la possibilità di fare il resto, ma fondamentalmente si è trattato di un ottimo modo di vendicarsi”.

Appena in tempo, perché l’ammucchiata al vertice della classifica – tre piloti a pari merito, Alonso, Hamilton e Raikkonen a 22 punti – promette lotte serrate e Felipe non deve perdere il treno.

Sempre Almondo: “Avevano scritto che non era più un pilota. Io invece penso che bisogna sempre guardare alla media delle prestazioni. È cresciuto, ha dimostrato a se stesso e agli altri chi è”.

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