PHOTO CREDIT · Honda F1

Arriva l’Honda verde: livrea senza sponsor, solo un messaggio per l’ambiente

martedì 27 marzo 2007 · Dal paddock
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In Inghilterra dicono che è una trovata vigliacca per mascherare la penuria di sponsor. Da Tokyo rispondono che si tratta di un’iniziativa che si sposa con la filosofia aziendale, perché Honda già nel 1964 aveva modificato i motori marini fuoribordo, aveva limitato le emissioni inquinanti in acqua e aveva abbassato i consumi di carburante del 50%.

Spirito verde che adesso il marchio dell’acca porta nel paddock. Sulla carrozzeria della RA107 non c’è nemmeno un logo commerciale, solo la gigantografia del pianeta.

Spiega Nick Fry: “La Formula 1 si basa sul lavoro di squadra, che poi è quello che accomuna il nostro sport alla sfida ecologica, perché per superare i problemi della Terra bisogna agire insieme”. I primi a impegnarsi sono i dipendenti: con piccoli accorgimenti riducono del 6% l’uso settimanale di energia.

Agli ambientalisti sembra un grande paradosso. L’associazione Friends of the Earth: “Ci chiedono di salvaguardare l’ecosistema e partecipano allo sport più inquinante al mondo”.

La stampa inglese aggiunge le cifre: le vetture di Button e Barrichello “in un anno produrranno una quantità di anidride carbonica nove volte maggiore rispetto a quella di un comune veicolo”.

Due conti li ha fatti anche la squadra. E ha stimato che “si possono evitare 45 mila tonnellate di anidride carbonica, più di tre volte e mezzo le emissioni annue di tutto il team, staccando la spina di un computer durante la notte”. E basterebbe che a collaborare fosse appena l’1% del pubblico della Formula 1.

Barrichello, Button, Honda, N. Fry,